Venice Cocktail Week – Il Negroni in Laguna e il Gin in Terrazza

NEGRONI 2

Nel corso dell’Ottocento, quando i fasti del potere navale e commerciale di Venezia erano ancora vividi nelle memorie dei cittadini e dei mercanti, le acque della Laguna iniziarono ad essere solcate dai bregozzi. Imbarcazioni leggere, affidabili per affrontare il mare aperto e con il fondo piatto per poter navigare i canali della Serenissima. Furono l’orgoglio dei pescatori locali, prima del disuso; qualcuno di questi, però, è ancora lì a fare da esempio per la tradizione storica veneziana.

A bordo di un bregozzo autentico, all’insegna della bellezza e della convivialità, il bitter Campari è stato il protagonista, ancora una volta, di un momento di qualità e classe. Dal Palazzo del Doge, strabiliante nella sua storia millenaria e nella sua architettura misteriosa, si salpa verso sud, costeggiando la monumentale facciata della Basilica di San Giorgio; poi motori spenti e soltanto la musica di onde e mixing glass, per un saluto memorabile alla seconda edizione della Venice Cocktail Week.

Mauro Majhoub, uno dei più apprezzati ed esperti bartender del panorama mondiale, ha infatti presenziato a un aperitivo speciale, miscelando a bordo del bregozzo, nel suo tradizionale gallone, una sua variante del Negroni (ca va sans dire, se il soprannome di Mauro è King of Negroni): il Relax Negroni, inno alla bellezza senza tempo della Laguna assolata, che per tutta la settimana ha fatto da sfondo alla manifestazione (quest’anno sono stati trentadue i bar coinvolti, tra alberghi di lusso, caffè storici e cocktail bar).

Campari Academy ha concluso in bellezza (letteralmente) la propria presenza a supporto della kermesse, tenendo banco in uno dei luoghi più esclusivi e magici della città: l’Isola delle Rose, oltre la Giudecca, dove sorge il superbo JW Marriott, che ha ospitato un momento di divulgazione e di qualità estrema. Samuele Ambrosi, titolare del Cloakroom e del laboratorio CloakStudios di Treviso, ha infatti tenuto una masterclass incentrata sui gin del portfolio Campari Group.

Dagli alambicchi Angela e Jenny che contribuiscono a distillare le dieci erbe aromatiche di Bickens, al carattere determinato e contemporaneo di Bulldog, creato per “essere moderno anche dopo dieci anni”. Passando per l’italianità fresca di Ondina, con le sue note di basilico, rosmarino e Mediterraneo, omaggio d’eccezione al Belpaese e alla Dolce Vita. Ciascuno dei gin di Campari Group è poi miscelato da Ambrosi, che rivisita ricette storiche a partire dal Gimlet, il primo vero sour della storia, fino alle creazioni d’avanguardia del Cloakroom.

L’ultima tappa è la terrazza del JW Marriot, dove vive il Sagra Bar: uno stupendo rettangolo affacciato sull’intera laguna, dove il sole va a riposare trasformandosi in un disco rosso intenso (Red Passion, non a caso). È il brindisi conclusivo: l’appuntamento con la Venice Cocktail Week è al prossimo anno